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QUANDO CE LE LEGGE LUI
(1 Re 5:6-11 ; Isaia 2:9-17 ; Luca 23:31 ; Matteo 25:1-8 ; Marco 8:34)
Ci sono, nelle pagine dell'Antico Testamento, in capitoli "nascosti" e poco letti, delle lezioni che, se è Lo Spirito Santo a portarli alla nostra attenzione e ad armonizzarli con le altre pagine della Scrittura, possono darci grandi insegnamenti e farci vedere coi nostri occhi che : "Tutta la Scrittura è ispirata da Dio".
Al soggetto.
Due re, avendo bisogno l'uno dell'altro, patteggiarono uno scambio : a Salomone occorreva una quantità di legname per edificare la Casa (il Tempio) al Signore.
Chiram, re di Tiro, aveva abbondanza di legname, ma non di cibo.
Perciò i due re ebbero questo dialogo, riportato in 1 Re 5:6-11 :
"Perciò dà ordine che mi si taglino dei cedri del Libano. I miei servitori saranno insieme con i tuoi servitori. Pagherò il salario per i tuoi servitori secondo tutto quello che domanderai; perché tu sai che non c'è nessuno tra noi che sappia tagliare il legname come quelli di Sidone».
Quando Chiram udì le parole di Salomone, provò una gran gioia e disse: «Benedetto sia oggi il SIGNORE, che ha dato a Davide un figlio saggio per regnare sopra questo grande popolo». Chiram mandò a dire a Salomone: «Ho udito il tuo messaggio per me. Farò tutto quello che desideri riguardo al legname di cedro e al legname di cipresso. I miei servitori li porteranno dal Libano al mare, e io li spedirò per mare legati come zattere fino al luogo che tu m'indicherai; e là li farò sciogliere e tu li prenderai; e tu mi farai il piacere di fornire la mia casa dei viveri necessari». Così Chiram diede a Salomone del legname di cedro e del legname di cipresso, quanto ne volle. E Salomone diede a Chiram ventimila cori di grano per il mantenimento della sua casa, e venti cori d'olio vergine; Salomone dava tutto questo a Chiram, anno dopo anno."
E' da notare che la relazione tra Chiram e Salomone risaliva al Re Davide, padre di Salomone ed amico di Chiram. C'è una grande lezione in questa, che sembra una insignificante narrativa.
E' per volontà del Padre che i possessori di legname e il possessore e datore di cibo si incontrarono. Colui che ha il cibo (grano ed olio) ha bisogno di legname per edificare il Tempio, ed a quelli che provvedono il legname, il cedro superbo e l'alto abete, Egli dà pane ed olio. Più legname si manda , più pane si riceve.
Prima di passare alla lezione dello Spirito Santo, domandiamoci che signichi "Legname" e, nella fattispecie, "cedro del Libano".
Le parole della Scrittura, anche nelle parti "storiche", hanno un significato spirituale che rimane nascosto finchè lo Spirito Santo non lo mostra a chi, quando e come vuole.
In Isaia 2, si legge :
"Perciò l'uomo sarà umiliato; ognuno sarà abbassato.
Tu non li perdonare.
Entra nella roccia,
e nasconditi nella polvere
per sottrarti al terrore del SIGNORE
e allo splendore della sua maestà.
Lo sguardo altero dell'uomo sarà umiliato,
e l'orgoglio di ognuno sarà abbassato;
il SIGNORE solo sarà esaltato in quel giorno.
Infatti il SIGNORE degli eserciti ha un giorno
contro tutto ciò che è orgoglioso e altero,
e contro chiunque s'innalza, per abbassarlo;
contro tutti i cedri del Libano, alti, elevati,
e contro tutte le querce di Basan;
contro tutti i monti alti,
e contro tutti i colli elevati;
contro ogni torre eccelsa,
e contro ogni muro fortificato;
contro tutte le navi di Tarsis,
e contro tutto ciò che piace allo sguardo.
L'alterigia dell'uomo sarà umiliata,
e l'orgoglio di ognuno sarà abbassato;"
In Luca 23, al verso 31, Gesù parlando di Sè stesso in rapporto ai Suoi discepoli di ogni tempo, esclama :
" Perché se fanno questo al legno verde, che cosa sarà fatto al secco?".
Il legno, nelle Scritture è figura della natura umana ed il cedro del Libano, alto, superbo, è usato per descrivere l'orgoglio che è insito nella nostra umanità finchè non "si è morti a sè stessi".
Gesù, ha dato avviso a chi vuol seguirLo : "Chi vuol venire dietro a Me, rinunci a sè stesso".
Il "Sè stesso" è la nosta natura, la nostra sapienza , i nostri ragionamenti e tutto quanto è NOSTRO e che fa parte della vecchia natura. L'uomo che non è pronto a vedere la sua NULLITA' , non può essere discepolo di Gesù Cristo. Non a caso Egli dice che "il Padre ha nascosto i misteri del Regno ai sapienti ( che si credono sapienti, o sono sapienti secondo il mondo) per rivelarlo ai piccoli fanciulli (coloro che, ammettono la loro semplicita e mancanza di sapienza)".
Se consegnamo a Gesù la nostra umanità (legno) riceveremo da Lui Pane ed Olio. Cibo e abbondanza di Spirito Santo.
Ora, in Matteo 25, leggiamo che c'erano dieci vergini che attendevano Lo Sposo ma, vedendo che tardava, si erano addormentate. Verso la mezzanotte si udì un grido : "Ecco Lo Sposo, uscitegli incontro", ma 5 di esse , essendo, dice la Scrittura, stolte, non avevano "Olio", figura dello Spirito Santo e mentre andarono a procurarselo lo Sposo arrivò , portò via con Sè le 5 vergini avvedute e chiuse la porta e le 5 stolte non poterono entrare.
Nel Consiglio di Dio, la sapienza dell'uomo, la sua intelligenza, è descritta così :
Romani 1:22
"Benché si dichiarino sapienti, son diventati stolti"
1Corinzi 1:26
"Infatti, fratelli, guardate la vostra vocazione; non ci sono tra di voi molti sapienti secondo la carne, né molti potenti, né molti nobili";
1Corinzi 1:27
"ma Dio ha scelto le cose pazze del mondo per svergognare i sapienti; Dio ha scelto le cose deboli del mondo per svergognare le forti"
1Corinzi 3:19
perché la sapienza di questo mondo è pazzia davanti a Dio. Infatti è scritto:
«Egli prende i sapienti nella loro astuzia»
1Corinzi 3:20
e altrove:
«Il Signore conosce i pensieri dei sapienti;
sa che sono vani».
Romani 1:22
"Benché si dichiarino sapienti, son diventati stolti" . Inutile far risaltare l'accostamento tra questi versi e le 5 vergini che restarono "fuori", il lettore potrà farlo da solo.
Consegnamo a Gesù la nostra umanità (legno) riceveremo da Lui Pane ed Olio. Cibo e abbondanza di Spirito Santo.
Amen
"tutte le cose dunque, che volete che gli uomini vi facciano, fatele anche voi a loro, perché questa é la legge e i profeti" Matteo 7:12 |