00 18/03/2019 09:55
Beato colui che non si sarà scandalizzato di me!



Giovanni, dopo l'incontro con Gesù Cristo al Giordano e dopo averLo indicato al popolo e ai discepoli quale il Messia promesso, l'Agnello di Dio che toglie il peccato dal mondo, chiuse la sua missione tra le genti.
Il precursore aveva appianato la via a Colui che doveva venire, preparato i cuori alla penitenza, ed ora che il Signore della Grazia era presente, rientrava nell'ombra. Gesù lo definì una possente luce, ma al sorgere del Sole di Giustizia, la voce del profeta doveva tacere. Ed il Signore permise che il servo fedele venisse davvero nascosto, mediante il crudele agire di Erode, che lo fece chiudere in una tetra prigione per compiacere Erodiade.
È utile meditare, fermandoci un po a lungo sul susseguirsi dei pensieri, sentimenti, sconforti, dubbi che attraversarono la mente e il cuore del grande carcerato.
Dopo aver consacrato completamente una vita al fedele servizio di Dio, compiuto il non facile compito di portare il popolo di Israele alla penitenza, eccolo imprigionato in un oscuro carcere, dove i giorni passavano nella solitudine e sofferenza, e sembravano essere senza fine.
Ma, dunque, Colui che doveva venire, Colui del quale era profetizzato che avrebbe liberato il popolo e operato potenti cose, Colui del quale aveva avuto il segno dal Cielo, forse non era quel giovane profeta, Gesù Cristo, al quale, egli, Giovanni, si era prostrato ed aveva proclamato Signore?
Perché dunque il popolo di Israele continuava ad essere sotto il giogo romano? Perché dunque Gesù non muoveva un dito per liberare il Suo servo? Perché non gli mandava nemmeno una parola di conforto? Grande é il destino del martire, e non ci sono debolezze o cose che lo rendono più dolce. Ad esso sono chiamati solo i forti, Giovanni era un destinato, come precursore del grande Martire, Gesù.
Nel suo angoscioso tormento prese una decisione :mandó alcuni dei suoi discepoli che andavano a trovarlo, a chiedere a Gesù stesso " Sei tu colui che ha da venire o ne attenderemo un altro? " Gesù rispose :" Andate a riferire a Giovanni quello che udite e vedete: i ciechi ricuperano la vista e gli zoppi camminano; i lebbrosi sono purificati e i sordi odono; i morti risuscitano e il vangelo è annunciato ai poveri. E Beato colui che non si sarà scandalizzato di me! "
La risposta personale di Gesù a Giovanni fu questa: dopo aver indicato l'adempimento delle profezie circa i miracoli che avvenivano per mezzo Suo, Gesù diede un breve, potente messaggio al servo fedele, che, cioé era beato se non si scandalizzava di Lui.
Giovanni era tentato di scandalizzarsi di come era stato apparentemente abbandonato da Gesù al suo triste destino. Era tentato di scandalizzarsi pensando :così sono ricompensato per il mio servizio, le mie fatiche, disagi e sofferenze?
Ma questo era, per il profeta, il tocco finale di perfezione : chinare il capo ed accettare ogni procedere di Dio verso di lui, senza mormorare e ribellarsi. In questo apparente, misterioso, duro procedere, il servo fedele veniva purgato da ogni pretesa di radice di ribellione, annientato in se stesso, fatto polvere. Giovanni comprese il messaggio che definiva "Beato" chi non si scandalizzava. Vide oltre l'immediato, disastroso e doloroso, la beatitudine preparata e promessa dal Fedelr. Si calmó, fece silenzio e si arrese.
Il messaggio dato a Giovanni é ripetuto in spirito ai discepoli di Cristo che sono chiamati in Lui e con Lui al martirio. Essi passano per le stesse sensazioni e tentazioni e perplessità del grande profeta, ma il Fedele Signore manda le stesse parole : Beati voi se non vi scandalizzate di Me.
[Modificato da claudio.41 18/03/2019 09:56]

"tutte le cose dunque, che volete che gli uomini vi facciano, fatele anche voi a loro, perché questa é la legge e i profeti" Matteo 7:12