Sulla via di Emmaus L'incontro con Gesù

Il LIBRO SIGILLATO - APOCALISSE 5

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    claudio.41
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    Utente Gold
    00 18/03/2019 18:59
    IL LIBRO SIGILLATO
    (Apocalisse 5)


    Fu in un tempo di grande afflizione, sofferenze e perplessità che l'apostolo Giovanni, esiliato in un isola deserta affinché non predicasse più il Suo Signore, ebbe la pienezza della Rivelazione di Gesù Cristo ___Morto___Resuscitato, e della Sua Chiesa.
    Passando da rivelazione a rivelazione, veniamo a quella descritta nel capitolo 5,Apocalisse, dove Giovanni scorge nelle mani del possente Angelo un libro scritto dentro e di fuori, chiuso, sigillato con sette sigilli, cioé, perfettamente sigillato. Ora, nessuno poteva aprire quel libro, e nemmeno guardarlo. Né in cielo, né sulla terra e né sotto terra. E Giovanni piangeva forte perché nessuno poteva aprire quel libro. Perché mai Giovanni piangeva cosi? Perché era tanto interessato che quel libro fosse aperto, tanto che ne sentiva profondo tormento?
    Noi leggiamo, come più volte ho gia detto, in fretta e molto spesso non capiamo ma ci accontentiamo e andiamo avanti nella lettura, a cuor leggero.
    È scritto : "È gloria di Dio nascondere le cose;
    ma la gloria dei re sta nell'investigarle
    " (Proverbi 25:2). Chi é un figliolo di Dio è figlio di Re, e come tale può ed anzi, a meno che non sia a motivo di curiosità per far dispute dottrinali, deve, investigare e chiedere al Signore che a mezzo del Suo Spirito che "guiderà in tutta la verità", risponderà.

    Perche Giovanni piangeva così?
    La ragione é che Giovanni, dopo una lunga esperienza al servizio del Signore, vivendo di continuo nella Grazia salvatrice, comprendeva finalmente che quel libro chiuso era se stesso, il suo proprio cuore e sentiva la impellente necessità di scoprire fino in fondo i segreti ripieghi della sua anima. Giovanni, penitente, piangeva!
    Ma l'angelo lo confortó dicendogli :"non piangere, ecco, il Leone della tribù di Giuda, il discendente di Davide, ha vinto per aprire il libro e i suoi sette sigilli" (v. 5)
    Uno solo, il Figliolo di Dio, l'uomo Gesù, dopo aver vinto il triste retaggio adamitico e Satana, poteva aprire il libro perfettamente sigillato. Egli, col Suo Sangue, aveva riscattato Giovanni a caro prezzo, ed aveva il diritto di rompere i sigilli del libro e mostrarne il contenuto a Giovanni.
    Il Leone della tribù di Giuda___Gesù Cristo.
    È scritto nello stesso libro Apocalisse, capitolo 4,dei 4 animali davanti al Trono, ognuno di essi con quattro facce: quella di leone, di vitello, di uomo, di aquila, come pure si legge in Ezechiele capitolo 1.
    Questi animali __anime viventi, raffigurano la Chiesa di Cristo (non le chiess, ma il singolo che é Chiesa di Cristo, cioè vero seguace, discepolo di Lui), la quale deve possedere queste quattro qualità descritte : di leone, di vitello, di uomo e di aquila.
    Il leone é figura di coraggio. Mai indietreggia nel combattimento. Il vitello o bue, di fronte ad uno sforzo superiore a quanto possa fare, piega le ginocchia__indice eloquente che la Chiesa dece ricevere tutto a mezzo della preghiera, e fornire silenziosamente la sua cooperazione al servizio.
    Faccia d'uomo, cioé comprensivo e che si deve far carico delle miserie e debolezze degli altri, ricordando che anche egli stesso é stato, é, senza la Grazia, sarebbe come loro.
    Faccia di aquila :uccello che dimora sulle grandi alture ed ha il suo nido nelle spaccature della ROCCIA; sorpresa dalla tempesta, si aggiusta le penne e fende le nubi cariche di elettricità e di pioggia, le sorvola, beandosi dei raggi del sole. Essa ha lo sguardo acutissimo e vede lontano : discernimento. Si ciba di carne fresca : appetisce solo la Parola, procedente dallo Spirito Santo.
    Ma torniamo al soggetto : l'anima nostra si sottopone, davvero, ad Uno solo, a Gesù Cristo, il Quale avendoci comprati a prezzo del Suo Sangue, ha, solo Lui, potestà di mostrare noi a noi stessi.
    È purtroppo vero che noi per lungo tempo (e per molti questo tempo dura tutta la vita) ignoriamo che in noi stessi siamo un libro sigillato accuratamente, e quando lo comprendiamo, non vogliamo che vengano rotti i sigilli, aperto il libro e che le sue pagine vengano esposte alla luce del cielo ed ai nostri occhi. È a misura che Cristo si va rivelando a noi che proprio noi, Cristiani di Cristo, dopo tanti anni di fede e servizio, comprendiamo che siamo un libro chiuso, perfettamente sigillato e sentiamo la necessità impellente di vederlo aperto e leggerlo.
    Prima, ci siamo illusi con belle frasi appropriandoci dei passi scritturali, ma ora occorre la Realtà. Ci vuole un grande coraggio per sfogliare il libro, perchè noi abbiamo orrore di scoprirci . Sempre ci scusiamo noi e accusiamo altri. Sempre abbiamo ragione e gli altri torto. Sempre ci vediamo meglio degli altri, etc. etc. Ci vuole il coraggio del Leone della tribù di Giuda in noi, cioè, che Gesù Cristo in noi ci dia Grazia di scoprirci senza pietà, e volgere la punta della spada contro noi stessi.
    Giovanni pianse. E noi? L'assicurazione al discepolo ci da la certezza che Gesù Cristo é pronto a rompere i sigilli del nostro libro e a darci forza ed il coraggio di leggere fino in fondo del nostro cuore, per piena Redenzione.
    Amen

    "tutte le cose dunque, che volete che gli uomini vi facciano, fatele anche voi a loro, perché questa é la legge e i profeti" Matteo 7:12
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    sandra,33
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    Utente Junior
    00 18/03/2019 23:38
    Questo scritto é una rivelazione stupenda [SM=x795135]

    Gesù ti amo