Sulla via di Emmaus L'incontro con Gesù

TRE MEDITAZIONI

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    claudio.41
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    00 25/07/2008 21:28
    TRE MEDITAZIONI







    UDIRE , PARLARE
    (Proverbi 17:4 ___Giuda 10)


    L'Epistola di Giuda ci da un quadro ben triste degli empi i quali si manifestano sempre più audaci dove il Signore rivela di più la Sua gloria. Non è mai troppo ricordare che , "Empio" è l'uomo religioso , che con la bocca dice ad altri di essere credente (Salmo 50 :16-17 e seguenti).

    Tra le altre malvagie qualità, gli empi hanno quella di essere sempre pronti a dire e ascoltare il male. Proverbi 17:4 dice : "L'uomo maligno presta gli orecchi alle labbra inique; E l'ingannatore ascolta la lingua maliziosa".

    Giuda così li descrive : "Ma costoro dicon male di tutte le cose che ignorano; e si corrompono in tutte quelle, le quali, come gli animali senza ragione, naturalmente sanno".


    Dire e udire sono correlativi . Ognuno vuole pascere l'orecchio e la lingua secondo le nascoste intenzioni del cuore .
    Ho notato alcuni che nell'udire qualche santa conversazione hanno mostrato noia con sbadigli, interruzioni e osservazioni fuori posto, o addirittura si sono allontanati. Altri, fanno finta di udire o leggere qualche sermone arrivando a dire anche un distratto e falso "Amen", laddove non hanno nemmeno ascoltato o letto. Ma, se nella conversazione è stato introdotto qualche soggetto di maldicenza o di ridicolo, subito hanno alzato la testa e dato segno di attenzione e di un sinistro godimento. Il loro intimo si è svegliato al richiamo di ciò che è iniquo o malizioso.

    Sono ben rari coloro che sanno da un incidente cattivo o anche volgare , ascendere ad osservazioni e discorsi celesti ; ed abbondano invece quelli che traggono nel fango anche i discorsi più santi ed elevati. San Giuda li descrive : "dicono male di tutte le cose che ignorano e si corrompono in tutte quelle che naturalmente sanno". Non riescono a vedere altro che male e parlare di male e non desiderano ascoltare altro che il male. Fermandosi all'esterno delle cose , dotati come sono di una mente sospettosa, trovano il modo di biasimare anche l'innocente e sospettare anche i motivi più puri.

    San Giovanni descrive due classi di popolo : quelli che amano il mondo e lo spirito del mondo ; e altri che amano il Signore e le cose eterne. Dice dei primi : "Costoro sono del mondo; perciò parlano come chi è del mondo e il mondo li ascolta" (1 Giov. 4:5) .

    Non ci si ostini nell'errore settario di biasimare quelli che non vengono nelle nostre radunanze , come se essi fossero il mondo e noi i santi. E' lo spirito del mondo in cui domina vanità e concupiscenza e non sono luoghi e persone. Vi è molto Mondo nelle radunanze religiose ; e vi sono molti che aspirano al cielo tra quelli che non vengono tra noi. Vi è il mondo così detto religioso in cui il male viene udito e parlato sotto una vernice di falsa pietà ed altre volte viene udito e parlato sotto una vernice di zelo per la "Verità".

    San Giovanni continua : "Noi siamo da Dio; chi conosce Dio ascolta noi, chi non è da Dio non ci ascolta. Da questo conosciamo lo spirito della verità e lo spirito dell'errore".
    San Giovanni non parla di radunanze o di denominazioni, ma va alla radice dell'anima descrivendo due tendenze le quali si manifestano in due ascoltare :
    Vogliamo noi leggere negli abissi dell'anima nostra per scoprire dove noi tendiamo? Badiamo all'orecchio ed alla lingua.
    Che cosa ci piace udire? Di che cosa siamo pronti a parlare? Come vi è un udire e parlare malvagio, vi è anche un udire e parlare santo .
    La bocca parla di quello che ha nel cuore ; ed il cuore viene nutrito da ciò che ode. Udire Dio in segreto, porta la lingua a parlare di Lui.

    Il Signore ci faccia del numero dei "Noi" di cui parla Giovanni. Vi è un udire e un parlare che hanno radice in ciò che non si vede nè si ode naturalmente. L'udire, il parlare in perfetta armonia tendendo solo alle cose Celesti è una delle più belle qualità dei seguaci di Cristo, i quali, udendo da Lui solo, cibati di Lui, parlano solamente di Lui stesso. Chiudono l'orecchio al male e a ciò che è vano e ozioso, raccolgono le note del Cielo ; ed aprono la bocca per grazia, parlando solo di ciò che torna alla gloria di Dio.





    PAROLE OZIOSE

    (Matteo 12:36)



    Anche le parole oziose devono andare al giudizio ; quanto più le parole malvagie!
    Oziose, inutili, che non giovano a nulla, nè a nessuno.

    Nulla riscalda tanto il cuore , ed ubriaca l'animo quanto il parlare . San Giacomo esprime efficacemente questo pensiero, quando dice : "La lingua è un fuoco....contamina tutto il corpo, e infiamma la ruota della vita". "Ed è a sua volta infiammata dalla geenna" (Giacomo 3:6).

    Non occorre nemmeno dire male per agitarsi. Basta cominciare con discorsi inutili. Come chi si ubriaca, che al principio è calmo e in seguito si riscalda , così chi parla, se non è mosso da fini santi, finisce per essere ubriaco di parole.
    Vi è un giudizio . Chi non vuole andare al giudizio dell'al-di-la, presti attenzione ORA al giudizio dell'al-di-qua. Beato chi ama di essere giudicato , ORA.

    La Parola che udiamo è quella che ci giudica.





    L'OSTINATEZZA


    L'ostinatezza è debolezza delle piccole menti. L'uomo vanitoso si ostina ; l'umile è pronto ad ammettere i propri errori. La Sapienza che viene dall'Alto è ARRENDEVOLE (Giacomo 3:17).

    Quando un sermone, uno scritto, una lettura della Bibbia, ti fa sentire il pungolo su qualche linea e senti che qualche cosa ti appartiene , non lasciar passare l'occasione e non ostinarti a dire :"Io non posso cambiare in quella linea...io non riesco, etc".

    "Fuori di Me (ha detto Gesù) non potete far nulla "(Giov:15:5).
    Chi ha imparato davvero bene questa lezione , e la CREDE , può dire : "Io posso OGNI cosa in Colui che mi fortifica"








    ***** ***** *****




    Quando si legge qualche porzione di Scrittura o qualche scritto che riteniamo ispirato, PRIMA di iniziare la lettura chiedere a Dio di farci sentire i pungoli dello Spirito Santo nel cuore, se , eventualmente, in quello che si legge c'è qualche cosa che interessa NOI .
    Un santo antico dette uno dei più grandi consigli : "Applica te stesso alle Scritture e le Scritture a te stesso".

    Questo, posso dirlo per diretta esperienza in quanto l'uomo, di solito, è facile ad applicare a sè stesso profezie e parole di promessa e benedizione, e ad altri parole di riprensione laddove la cosa più grande a cui aspirare per chi vuole seguire Gesù, è quella di vedere frantumato da Lui, il nostro SE' STESSO.

    "SE UNO VUOL VENIRE DIETRO A ME, RINUNCI A SE' STESSO"




    ***** ***** *****




    [Modificato da .ariel. 26/07/2008 07:12]

    "tutte le cose dunque, che volete che gli uomini vi facciano, fatele anche voi a loro, perché questa é la legge e i profeti" Matteo 7:12
  • saulo59
    00 25/07/2008 21:36
    Re:
    claudio.41, 25/07/2008 21.28:







    L'OSTINATEZZA


    L'ostinatezza è debolezza delle piccole menti. L'uomo vanitoso si ostina ; l'umile è pronto ad ammettere i propri errori. La Sapienza che viene dall'Alto è ARRENDEVOLE (Giacomo 3:17).

    Quando un sermone, uno scritto, una lettura della Bibbia, ti fa sentire il pungolo su qualche linea e senti che qualche cosa ti appartiene , non lasciar passare l'occasione e non ostinarti a dire :"Io non posso cambiare in quella linea...io non riesco, etc".

    "Fuori di Me (ha detto Gesù) non potete far nulla "(Giov:15:5).
    Chi ha imparato davvero bene questa lezione , e la CREDE , può dire : "Io posso OGNI cosa in Colui che mi fortifica"









    ***** ***** *****




    Quando si legge qualche porzione di Scrittura o qualche scritto che riteniamo ispirato, PRIMA di iniziare la lettura chiedere a Dio di farci sentire i pungoli dello Spirito Santo nel cuore, se , eventualmente, in quello che si legge c'è qualche cosa che interessa NOI .
    Un santo antico dette uno dei più grandi consigli : "Applica te stesso alle Scritture e le Scritture a te stesso".

    Questo, posso dirlo per diretta esperienza in quanto l'uomo, di solito, è facile ad applicare a sè stesso profezie e parole di promessa e benedizione, e ad altri parole di riprensione laddove la cosa più grande a cui aspirare per chi vuole seguire Gesù, è quella di vedere frantumato da Lui, il nostro SE' STESSO.

    "SE UNO VUOL VENIRE DIETRO A ME, RINUNCI A SE' STESSO"




    ***** ***** *****









    Grande lezione per me!
    Grazie Signore [SM=x795135] [SM=x795143]


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    un sorriso
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    00 25/07/2008 23:44
    claudio.41, 25/07/2008 21.28:



    Vogliamo noi leggere negli abissi dell'anima nostra per scoprire dove noi tendiamo? Badiamo all'orecchio ed alla lingua.
    Che cosa ci piace udire? Di che cosa siamo pronti a parlare? Come vi è un udire e parlare malvagio, vi è anche un udire e parlare santo .

    La bocca parla di quello che ha nel cuore ; ed il cuore viene nutrito da ciò che ode. Udire Dio in segreto, porta la lingua a parlare di Lui.

    Il Signore ci faccia del numero dei "Noi" di cui parla Giovanni. Vi è un udire e un parlare che hanno radice in ciò che non si vede nè si ode naturalmente. L'udire, il parlare in perfetta armonia tendendo solo alle cose Celesti è una delle più belle qualità dei seguaci di Cristo, i quali, udendo da Lui solo, cibati di Lui, parlano solamente di Lui stesso. Chiudono l'orecchio al male e a ciò che è vano e ozioso, raccolgono le note del Cielo ; ed aprono la bocca per grazia, parlando solo di ciò che torna alla gloria di Dio.



    Aiutami a comportarmi così Signore.... [SM=x795130]

    Anche le parole oziose devono andare al giudizio ; quanto più le parole malvagie!
    Oziose, inutili, che non giovano a nulla, nè a nessuno.

    Io penso di ritrovarmi in questo ....troppe parole inutili ascolto e di conseguenza le pronuncio....vanno a giudizio anche quelle esattamente come le malvagie....anche se non immaginavo....pensavo non avessero troppa importanza!


    Quando si legge qualche porzione di Scrittura o qualche scritto che riteniamo ispirato, PRIMA di iniziare la lettura chiedere a Dio di farci sentire i pungoli dello Spirito Santo nel cuore, se , eventualmente, in quello che si legge c'è qualche cosa che interessa NOI .
    Un santo antico dette uno dei più grandi consigli : "Applica te stesso alle Scritture e le Scritture a te stesso".

    Questo, posso dirlo per diretta esperienza in quanto l'uomo, di solito, è facile ad applicare a sè stesso profezie e parole di promessa e benedizione, e ad altri parole di riprensione laddove la cosa più grande a cui aspirare per chi vuole seguire Gesù, è quella di vedere frantumato da Lui, il nostro SE' STESSO.

    "SE UNO VUOL VENIRE DIETRO A ME, RINUNCI A SE' STESSO"



    Grazie Signore per queste meditazioni....aiutami a leggere la Tua Parola o ogni scritto ispirato da Te....applicandolo solo a me stessa, per "vedere" i miei errori ed essere come TU MI VUOI... [SM=x795143] [SM=x795135]


    "un sorriso"........se qualche volta incontri qualcuno che non sa più sorridere....sii generoso, dagli il tuo....perchè, nessuno ha mai bisogno di un sorriso, quanto colui che non può regalarne agli altri....
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    33.sandra
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    00 27/07/2008 21:46
    Queste meditazioni sono preziosissime [SM=x795130] [SM=x795130] peccato che a vedere dal numero di risposte alla maggior parte danno noia toccando l'intimo di ognuno di noi e anzichè umiliarci al Signore chiedendo di darci forza e grazia di cambiare si preferisce rimanere nelle proprie vie.
    Gli scritti che sono in questo forum hanno secondo me il più alto valore nel fatto,oltre che di presentare Gesù, di farci vedere quanto io c'è in ognuno di noi e di annullarcelo (per chi vuole farselo annullare).
    Grazie Gesù [SM=x795135] [SM=x795134]

    "Chi riceve un profeta come profeta, riceverà premio di profeta"
    Matteo 10:41
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    00 27/07/2008 23:42
    33.sandra, 27/07/2008 21.46:


    Gli scritti che sono in questo forum hanno secondo me il più alto valore nel fatto,oltre che di presentare Gesù, di farci vedere quanto io c'è in ognuno di noi e di annullarcelo (per chi vuole farselo annullare).
    Grazie Gesù [SM=x795135] [SM=x795134]




    La penso esattamente come te Sandra, anche se non è semplice....ma ci proviamo con il Suo aiuto naturalmente!

    Grazie davvero Signore....io mi ritengo privilegiata anche in questo! [SM=x795130]





    "un sorriso"........se qualche volta incontri qualcuno che non sa più sorridere....sii generoso, dagli il tuo....perchè, nessuno ha mai bisogno di un sorriso, quanto colui che non può regalarne agli altri....
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    sandra,33
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    00 03/04/2019 23:08
    Re:
    claudio.41, 25/07/2008 21.28:

    TRE MEDITAZIONI



    <HR>


    UDIRE , PARLARE
    (Proverbi 17:4 ___Giuda 10)


    San Giovanni descrive due classi di popolo : quelli che amano il mondo e lo spirito del mondo ; e altri che amano il Signore e le cose eterne. Dice dei primi : "Costoro sono del mondo; perciò parlano come chi è del mondo e il mondo li ascolta" (1 Giov. 4:5) .

    Non ci si ostini nell'errore settario di biasimare quelli che non vengono nelle nostre radunanze , come se essi fossero il mondo e noi i santi. E' lo spirito del mondo in cui domina vanità e concupiscenza e non sono luoghi e persone. Vi è molto Mondo nelle radunanze religiose ; e vi sono molti che aspirano al cielo tra quelli che non vengono tra noi. Vi è il mondo così detto religioso in cui il male viene udito e parlato sotto una vernice di falsa pietà ed altre volte viene udito e parlato sotto una vernice di zelo per la "Verità".




    <HR>

    PAROLE OZIOSE

    (Matteo 12:36)



    Anche le parole oziose devono andare al giudizio ; quanto più le parole malvagie!
    Oziose, inutili, che non giovano a nulla, nè a nessuno.

    Nulla riscalda tanto il cuore , ed ubriaca l'animo quanto il parlare . San Giacomo esprime efficacemente questo pensiero, quando dice : "La lingua è un fuoco....contamina tutto il corpo, e infiamma la ruota della vita". "Ed è a sua volta infiammata dalla geenna" (Giacomo 3:6).

    Non occorre nemmeno dire male per agitarsi. Basta cominciare con discorsi inutili. Come chi si ubriaca, che al principio è calmo e in seguito si riscalda , così chi parla, se non è mosso da fini santi, finisce per essere ubriaco di parole.
    Vi è un giudizio . Chi non vuole andare al giudizio dell'al-di-la, presti attenzione ORA al giudizio dell'al-di-qua. Beato chi ama di essere giudicato , ORA.

    La Parola che udiamo è quella che ci giudica.


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    L'OSTINATEZZA




    Quando un sermone, uno scritto, una lettura della Bibbia, ti fa sentire il pungolo su qualche linea e senti che qualche cosa ti appartiene , non lasciar passare l'occasione e non ostinarti a dire :"Io non posso cambiare in quella linea...io non riesco, etc".

    "Fuori di Me (ha detto Gesù) non potete far nulla "(Giov:15:5).
    Chi ha imparato davvero bene questa lezione , e la CREDE , può dire : "Io posso OGNI cosa in Colui che mi fortifica"




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    Quando si legge qualche porzione di Scrittura o qualche scritto che riteniamo ispirato, PRIMA di iniziare la lettura chiedere a Dio di farci sentire i pungoli dello Spirito Santo nel cuore, se , eventualmente, in quello che si legge c'è qualche cosa che interessa NOI .
    Un santo antico dette uno dei più grandi consigli : "Applica te stesso alle Scritture e le Scritture a te stesso".

    Questo, posso dirlo per diretta esperienza in quanto l'uomo, di solito, è facile ad applicare a sè stesso profezie e parole di promessa e benedizione, e ad altri parole di riprensione laddove la cosa più grande a cui aspirare per chi vuole seguire Gesù, è quella di vedere frantumato da Lui, il nostro SE' STESSO.

    "SE UNO VUOL VENIRE DIETRO A ME, RINUNCI A SE' STESSO"




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    Gesù ti amo