claudio.41, 25/07/2008 21.28: L'OSTINATEZZA L'ostinatezza è debolezza delle piccole menti. L'uomo vanitoso si ostina ; l'umile è pronto ad ammettere i propri errori. La Sapienza che viene dall'Alto è ARRENDEVOLE (Giacomo 3:17). Quando un sermone, uno scritto, una lettura della Bibbia, ti fa sentire il pungolo su qualche linea e senti che qualche cosa ti appartiene , non lasciar passare l'occasione e non ostinarti a dire :"Io non posso cambiare in quella linea...io non riesco, etc". "Fuori di Me (ha detto Gesù) non potete far nulla "(Giov:15:5). Chi ha imparato davvero bene questa lezione , e la CREDE , può dire : "Io posso OGNI cosa in Colui che mi fortifica" ***** ***** ***** Quando si legge qualche porzione di Scrittura o qualche scritto che riteniamo ispirato, PRIMA di iniziare la lettura chiedere a Dio di farci sentire i pungoli dello Spirito Santo nel cuore, se , eventualmente, in quello che si legge c'è qualche cosa che interessa NOI . Un santo antico dette uno dei più grandi consigli : "Applica te stesso alle Scritture e le Scritture a te stesso". Questo, posso dirlo per diretta esperienza in quanto l'uomo, di solito, è facile ad applicare a sè stesso profezie e parole di promessa e benedizione, e ad altri parole di riprensione laddove la cosa più grande a cui aspirare per chi vuole seguire Gesù, è quella di vedere frantumato da Lui, il nostro SE' STESSO. "SE UNO VUOL VENIRE DIETRO A ME, RINUNCI A SE' STESSO" ***** ***** *****
claudio.41, 25/07/2008 21.28: Vogliamo noi leggere negli abissi dell'anima nostra per scoprire dove noi tendiamo? Badiamo all'orecchio ed alla lingua. Che cosa ci piace udire? Di che cosa siamo pronti a parlare? Come vi è un udire e parlare malvagio, vi è anche un udire e parlare santo . La bocca parla di quello che ha nel cuore ; ed il cuore viene nutrito da ciò che ode. Udire Dio in segreto, porta la lingua a parlare di Lui. Il Signore ci faccia del numero dei "Noi" di cui parla Giovanni. Vi è un udire e un parlare che hanno radice in ciò che non si vede nè si ode naturalmente. L'udire, il parlare in perfetta armonia tendendo solo alle cose Celesti è una delle più belle qualità dei seguaci di Cristo, i quali, udendo da Lui solo, cibati di Lui, parlano solamente di Lui stesso. Chiudono l'orecchio al male e a ciò che è vano e ozioso, raccolgono le note del Cielo ; ed aprono la bocca per grazia, parlando solo di ciò che torna alla gloria di Dio.
Quando si legge qualche porzione di Scrittura o qualche scritto che riteniamo ispirato, PRIMA di iniziare la lettura chiedere a Dio di farci sentire i pungoli dello Spirito Santo nel cuore, se , eventualmente, in quello che si legge c'è qualche cosa che interessa NOI . Un santo antico dette uno dei più grandi consigli : "Applica te stesso alle Scritture e le Scritture a te stesso". Questo, posso dirlo per diretta esperienza in quanto l'uomo, di solito, è facile ad applicare a sè stesso profezie e parole di promessa e benedizione, e ad altri parole di riprensione laddove la cosa più grande a cui aspirare per chi vuole seguire Gesù, è quella di vedere frantumato da Lui, il nostro SE' STESSO. "SE UNO VUOL VENIRE DIETRO A ME, RINUNCI A SE' STESSO"
33.sandra, 27/07/2008 21.46: Gli scritti che sono in questo forum hanno secondo me il più alto valore nel fatto,oltre che di presentare Gesù, di farci vedere quanto io c'è in ognuno di noi e di annullarcelo (per chi vuole farselo annullare). Grazie Gesù
claudio.41, 25/07/2008 21.28:TRE MEDITAZIONI <HR> UDIRE , PARLARE (Proverbi 17:4 ___Giuda 10) San Giovanni descrive due classi di popolo : quelli che amano il mondo e lo spirito del mondo ; e altri che amano il Signore e le cose eterne. Dice dei primi : "Costoro sono del mondo; perciò parlano come chi è del mondo e il mondo li ascolta" (1 Giov. 4:5) . Non ci si ostini nell'errore settario di biasimare quelli che non vengono nelle nostre radunanze , come se essi fossero il mondo e noi i santi. E' lo spirito del mondo in cui domina vanità e concupiscenza e non sono luoghi e persone. Vi è molto Mondo nelle radunanze religiose ; e vi sono molti che aspirano al cielo tra quelli che non vengono tra noi. Vi è il mondo così detto religioso in cui il male viene udito e parlato sotto una vernice di falsa pietà ed altre volte viene udito e parlato sotto una vernice di zelo per la "Verità". <HR> PAROLE OZIOSE (Matteo 12:36) Anche le parole oziose devono andare al giudizio ; quanto più le parole malvagie! Oziose, inutili, che non giovano a nulla, nè a nessuno. Nulla riscalda tanto il cuore , ed ubriaca l'animo quanto il parlare . San Giacomo esprime efficacemente questo pensiero, quando dice : "La lingua è un fuoco....contamina tutto il corpo, e infiamma la ruota della vita". "Ed è a sua volta infiammata dalla geenna" (Giacomo 3:6). Non occorre nemmeno dire male per agitarsi. Basta cominciare con discorsi inutili. Come chi si ubriaca, che al principio è calmo e in seguito si riscalda , così chi parla, se non è mosso da fini santi, finisce per essere ubriaco di parole. Vi è un giudizio . Chi non vuole andare al giudizio dell'al-di-la, presti attenzione ORA al giudizio dell'al-di-qua. Beato chi ama di essere giudicato , ORA. La Parola che udiamo è quella che ci giudica. <HR> L'OSTINATEZZA Quando un sermone, uno scritto, una lettura della Bibbia, ti fa sentire il pungolo su qualche linea e senti che qualche cosa ti appartiene , non lasciar passare l'occasione e non ostinarti a dire :"Io non posso cambiare in quella linea...io non riesco, etc". "Fuori di Me (ha detto Gesù) non potete far nulla "(Giov:15:5). Chi ha imparato davvero bene questa lezione , e la CREDE , può dire : "Io posso OGNI cosa in Colui che mi fortifica" <HR> ***** ***** ***** Quando si legge qualche porzione di Scrittura o qualche scritto che riteniamo ispirato, PRIMA di iniziare la lettura chiedere a Dio di farci sentire i pungoli dello Spirito Santo nel cuore, se , eventualmente, in quello che si legge c'è qualche cosa che interessa NOI . Un santo antico dette uno dei più grandi consigli : "Applica te stesso alle Scritture e le Scritture a te stesso". Questo, posso dirlo per diretta esperienza in quanto l'uomo, di solito, è facile ad applicare a sè stesso profezie e parole di promessa e benedizione, e ad altri parole di riprensione laddove la cosa più grande a cui aspirare per chi vuole seguire Gesù, è quella di vedere frantumato da Lui, il nostro SE' STESSO. "SE UNO VUOL VENIRE DIETRO A ME, RINUNCI A SE' STESSO" ***** ***** *****